Il 23 novembre 1980, la sera del sisma che portò distruzione e lutto in Irpinia e Basilicata, fra gli altri gravi danni che subì la Chiesa parrocchiale di Ruvo vi fu il crollo di parte del timpano della facciata. Fra le macerie venne a trovarsi anche la statua in pietra, raffigurante la Madonna Assunta di Michelangelo D’Angola, issata sulla cuspide del timpano nel lontano 1940. Fu ridotta in pezzi, nello schiantarsi dal suo piedistallo sul selciato del piazzale antistante il sacro edificio. Individuato, all’ingresso del paese, il luogo, ove collocare la statua, nel frattempo restaurata da Michele Repole, nell’estate del 2001 fu issata su un blocco monolitico al crocevia più frequentato del paese, grazie alla prestazione d’opera, a titolo gratuito, dell’impresa Luongo Donato Antonio da Atella. In tempi brevi, poi, fu redatto, a titolo gratuito, dal geom. Pietro Mira, il progetto per la sistemazione dell’area di pertinenza, realizzando le opere, tutte in pietra locale utili e necessarie a dare decoro all’antica statua, recuperate da vecchie demolizioni o da selciati dismessi, in parte custodite dall’Amministrazione comunale, che le ha messe a disposizione. I lavori, affidati all’impresa Armiento Vincenzo da Ruvo del Monte, hanno portato alla realizzazione di quattro gradoni ed un piccolo piazzale di sosta per i fedeli, con gradinata di accesso che porta ai piedi della statua.