Chiesa S.Maria Assunta (Chiesa Madre)
Non conosciamo la data precisa della costruzione del primo e maggiore edificio di culto, al centro dell’abitato odierno, la Chiesa Madre o parrocchiale “S.Maria Assunta”. Alcune date significative: 1435 : incendio dell’abitato, inclusa la Chiesa Maggiore, ad opera del condottiero Caldora, di parte angioina. I molteplici atti notarili per legati in favore di varie cappelle presenti nella Chiesa Maggiore del 1500, fanno supporre altre chiese minori. 1611: costruzione della cappella in onore di S. Rocco , patrono di Ruvo, nella Chiesa Madre. 1692 e 1694: terremoti che danneggiarono la Chiesa Madre, ristrutturata nel 1698. 1783: cappellone di S. Donato nello spazio adiacente il campanile. Nel 1820 La Chiesa fu allungata di tre arcate, risultando a pianta rettangolare con una navata principale ed una secondaria, come si presenta ancora oggi. La copertura era a tetto a due falde e internamente era costituita da capriate. La facciata in pietra, lunga mt. 18,20 e alta mt. 10 circa, è ornata da due portali finemente lavorati. Dopo il terremoto del 23 luglio 1930 la Chiesa fu chiusa al culto e ristrutturata negli anni 1935-1938, con soffitto a stile basilicale, che caratterizza il sacro edificio. I lavori di ristrutturazione e restauro, realizzati da parte della Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici dopo il terremoto del 1980, hanno messo in risalto le parti architettoniche del monumento (pilastri, lesene e arcate), ripristinando il soffitto a cassettoni, di tipo basilicale, composto da 175 ottagoni, risalente agli anni ’40 del secolo scorso. Sulla facciata vi sono due portali in pietra locale con un grande rosone. All’interno sono custodite, oltre alle reliquie del S. Protettore (S.Donato Martire) in un’apposita urna, alcune statue di pregio, in legno, del XVI secolo, un trittico con dipinti su pale di legno, raffiguranti S. Lorenzo, S. Caterina d’Alessandria e S. Lucia; vi sono anche due tele con la Sacra Famiglia, detta anche “Madonna degli Angeli” e la Risurrezione che sormonta la scena del Purgatorio di scuola napoletana. Sono presenti, inoltre, l’antico battistero in pietra locale con copertura in legno ed un’acquasantiera. L’urna con a statua di S. Donato, protettore di Ruvo, è nel mezzo della navata secondaria, protetta da un arcosolio ben congegnato.